Quando la luce si offusca
sotto un soffice velo di tristezza
che danza leggero
sotto il sospiro dello zefiro
allora si sveglia
l'onda del desiderio
dondolandosi avanti e indietro
nella culla della speranza.
L'onda entra ed esce
lasciando al suo ritiro
l'amarezza della salsedine
nel profondo del cuore.
In quel delicato stato di equilibrio
ci si sente terribilmente soli
anche fra un tumulto di gente
che corre avanti e indietro
come onda senza scopo.
Poi quando lontano brilla
una luce tremula
come un faro
nella vuota oscurità del cielo
ecco che si accende un desiderio
e l'onda là si dirige
guidata magicamente
da un incanto di luci
suoni ed inafferrabili profumi.
Appena raggiunto l'agognato obiettivo
ci assale la paura
quella paura di non essere capiti
di non essere accettati
di essere un nulla nell'infinito
e l'onda mesta si ritira.
verdefronda