Poesie e racconti immersi nella natura

lunedì 30 maggio 2022

Stagno


 dal dipinto di Monet


Smuovono l’acqua le continue onde

dove lo specchio deforma le fronde,

la smeraldina erba attorno alla riva

brilla al riflesso della luce estiva.


Lo stagno diffonde dolce frescura

che si espande alla vicina radura

dove fiammeggiano le messi bionde

che si accostano alle sue sponde.


Carezzano i raggi tutto il terreno

dove le spighe nel loro ondeggiare

salutano liete il cielo sereno.


Intanto dall’acqua, in vicinanza,

fuoriescono ninfe sol per ballare

coi soffi del vento la loro danza.


verdefronda


mercoledì 25 maggio 2022

Ispirazione


Iris del mio giardino


Queste le parole di verdefronda

cui piace il verde e l'azzurro dell'onda.

Rifrazioni di luci e di colori

il sole irradia nel mondo dei fiori.

Una scintilla di vita terrena

piccolo assaggio di vita serena.

Sempre il sole tramonta con la brezza

per risorgere e darci sicurezza.

Soffia da ogni direzione il vento

per tenere le fronde in movimento.

Scorono i fiumi lenti verso il mare

chiudendo il ciclo con l'evaporare.

Ogni cosa rinasce con le viole

portando "il nuovo" alla luce del sole.

Queste le parole di verdefronda

cui piace il verde e l'azzurro dell'onda.


suggerito dall'angelo Iride


giovedì 19 maggio 2022

Haiku spirituale


Rose del mio giardino

All'albeggiare
avvolta nel silenzio 
- voce dall'alto 

movimento Iridescente

giovedì 12 maggio 2022

Sonetto a Kira


 

Kira guardando negli occhi tuoi fondi

un sentimento m' invade il pensiero

tenerezza e dolcezza tu m'infondi

con quello sguardo fedele e sincero.


Quando in braccio ti prendo mi confondi

con il tuo corpo grazioso e leggero

con le moine d'amore mi inondi

di quell'amore così grande e vero.


Color caffelatte, musetto bianco

orecchiette ritte e pronte all'ascolto

agile è il corpo e mai non è stanco.


Metto il musino accanto al mio volto

d'accarezzarti io certo non manco

e sento il tuo pelo morbido e folto.


verdefronda


giovedì 5 maggio 2022

Divine fattezze


 

Ondeggiavano lunghe chiome al vento

aleggiando sopra il capo leggere,

i lumi degli occhi fra ciglia fiere

splendevano vivi in luce d’argento.


I purpurei pomi in pallido viso

davano colore a tanta bellezza

e dal petto esalava fresca brezza

irrorata dal suo dolce sorriso.


Danzavano i passi nelle cadenze,

intrise di grazia e di gentilezza

soavi suonavano le sue movenze.


Divina sembrava la sua fattezza,

e simili ad angelo le apparenze

a celeste regno pareva avvezza.


verdefronda