Sol per te vivo -
di luce tu risplendi
e vita doni
(sole e donna)
verdefronda
Il sole nascente proiettava lunghe ombre, un uomo camminava verso occidente con lento passo schiacciando la propria ombra.
Era l'uomo dei due alberi che aveva gustato i frutti della conoscenza e i frutti della felicità.
Era assorto nei suoi pensieri quando la sua attenzione fu attratta da un grandissimo albero secolare.
Si avvicinò e gli chiese: "Chi sei!"
L'albero stese delicatamente, verso l'uomo, una sua verde e morbida fronda accarezzandogli il viso e disse: "Io sono l'albero dell'amore, se assaggerai i miei frutti non potrai più farne a meno e la tua vita cambierà per sempre":
L'uomo, memore dell'effetto dei frutti degli altri due alberi volle subito provare anche i frutti dell'albero dell'amore.
Gustando questi dolcissimi e saporiti frutti cominciò a sentirsi meno solo, tutto ciò che lo circondava gli parve essere amico, vedeva tutto con occhio più benevolo.
Il mondo era diventato più bello, più accogliente, non aveva mai provato in vita sua una sensazione così piacevole.
Continuando il suo cammino ebbe perfino cura di non pestare la sua ombra per non farle male.
Ad un certo punto incontrò un uomo molto triste, gli chiese. "Perché sei così triste?"
L'altro rispose ."mi sento molto solo!"
Allora l'uomo estrasse dalla sua bisaccia un frutto dell'amore e glielo porse dicendo: "Assaggia ti sentirai meglio".
Successivamente incontrò all'angolo della strada un poveretto che chiedeva l'elemosina, gli porse un frutto.
Il povero quasi rifiutandolo disse: "Solo questo mi dai?"
Il nostro uomo: "Questo frutto è la cosa più preziosa che esiste, mangiandolo ti sentirai ricco.
Incontrò poi per strada dei bimbi innocenti si avvicinò loro e diede un frutto a ciascuno.
Diede frutti a coloro che soffrivano, a coloro che glie li chiedevano ed anche a coloro che non li volevano.
Infine incontrò una bella fanciulla con un grande sorriso sulle labbra e che sembrava molto felice, l'uomo voleva donare anche a lei il frutto dell'amore ma si accorse che ormai la bisaccia era vuota.
Molto rammaricato le disse: "Volevo donarti il frutto dell'amore ma li ho finiti".
La fanciulla rispose: "Io conosco l'amore e so anche che lo stai donando a tutti con tanta cura e ti ringrazio di cuore! Sai quell'albero l'ho piantato io molti anni fa sperando che l'amore si diffondesse e tu mi hai veramente aiutata e continuerai ad aiutarmi anche ora che ho più di trecento anni".
Le ombre ormai si erano accorciate, il sole era alto e splendeva contento ed anche l'ombra sorrideva.
verdefronda
Mentre all'orizzonte mille luci tinteggiavano le nubi del mattino, un uomo lentamente camminava meditando nei meandri dell'intimo suo.
Giunto davanti ad un grosso albero ed ammirando la sua poderosa chioma con un filo di pensiero gli chiese: "come ti chiami?" seguì un silenzio poi l'albero dolcemente rispose: "sono l'albero della conoscenza se mangerai i miei gustosi frutti per te non esisteranno più misteri potrai sapere qualunque cosa vorrai"
L'uomo, dopo aver riflettuto a lungo, si convinse della bontà dell'offerta.
Assaggiò un frutto e gli parve che la sua mente si aprisse al mondo con infinita lucidità ed ogni cosagli pareva chiara, logica e molto bella.
Così seguitò a mangiare i frutti e tutto quello che prima non riusciva a comprendere, mirabilmente si schiariva.
La sua conoscenza si apriva sempre più con sua grande meraviglia e piacere.
Meditando sui misteri che si svelavano man mano, si rese sorprendentemente conto che più conosceva più si sentiva ignorante.
L'infinito era così vasto che non sarebbe mai arrivato all'agognata conoscenza totale.
Qualche giorno dopo, sempre meditando nella sua gita mattutina, gli apparve un altro grande albero, molto bello.
Sempre col pensiero gli chiese: "e tu come ti chiami?" dopo un silenzio l'albero rispose sorridendo con comprensione "sono l'albero della vita, se vuoi vivere sereno e felice mangia dei miei frutti e non ti tormenteranno più i tuoi dubbi, a volte l'ignoranza fa vivere più felici e fa godere al tempo presente di tutto ciò che la natura ti offre".
L'uomo apparve convinto e mangiò per parecchi giorni i saporiti frutti.
Effettivamente si sentiva sereno, quasi immerso in una dolce innocenza scopriva man mano che quella era la vera vita e che comunque il desiderio di conoscenza aveva un limite nella sua mente ed oltre non sarebbe potuto andare.
Così si crogiolò per molto tempo nelle infinite bellezze della natura.
La vita umana però non è statica è sempre in cerca di cambiamenti e così l'uomo ritornò ad avere nostalgia del tempo passato, a cercare nuovamente di conoscere sempre di più l'universo, verso un cammino lungo e infinito che non sapeva dove l'avrebbe portato ma che inesorabilmente lo attirava.
Guardò l'orizzonte nelle sue luci sfavillanti che cambiavano mille colori e vi si perse in mille pensieri.
verdefronda