Aria pungente ricca di umidità
con leggerezza sfiora la mia pelle
mentre sbocciano camelie d'autunno
la mia passione.
Cadono le foglie dai neri alberi
aleggiando come vispe farfalle
e posan leggere su nuda terra
la loro tomba.
Nel silenzio della fredda campagna
si posa sul ramo un fringuello, mentre
sale l'odore di foglie bagnate
spoglio Novembre.
(da Elegie campestri - I mesi dell'anno - in strofe saffiche non rimate)
di verdefronda
di verdefronda
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RispondiEliminaCome è bella e tenera questa poesia...
RispondiEliminaMi piace molto la similitudine delle foglie con le farfalle.
Un abbraccio, caro Giorgio e buona giornata
Rosetta
Molto bella, è un inno all'autunno!
RispondiEliminaTi abbraccio, grazie!
Molto bello questo blog Giorgio, e stupenda la poesia.
I tuoi blog, sono festosi e freschi come la Natura.
Complimenti!
Marilicia.
Che piacere aver scoperto questo tuo spazio... sono rimasta incantata dalle parole che ho letto in questo post, ma anche in quelli che l'hanno preceduto..
RispondiEliminaUn caro saluto
Tenera e delicata lirica dove canti la natura in Novembre.
RispondiEliminaBuon pomeriggio Rakel