Mentre all'orizzonte mille luci tinteggiavano le nubi del mattino, un uomo lentamente camminava meditando nei meandri dell'intimo suo.
Giunto davanti ad un grosso albero ed ammirando la sua poderosa chioma con un filo di pensiero gli chiese: "come ti chiami?" seguì un silenzio poi l'albero dolcemente rispose: "sono l'albero della conoscenza se mangerai i miei gustosi frutti per te non esisteranno più misteri potrai sapere qualunque cosa vorrai"
L'uomo, dopo aver riflettuto a lungo, si convinse della bontà dell'offerta.
Assaggiò un frutto e gli parve che la sua mente si aprisse al mondo con infinita lucidità ed ogni cosagli pareva chiara, logica e molto bella.
Così seguitò a mangiare i frutti e tutto quello che prima non riusciva a comprendere, mirabilmente si schiariva.
La sua conoscenza si apriva sempre più con sua grande meraviglia e piacere.
Meditando sui misteri che si svelavano man mano, si rese sorprendentemente conto che più conosceva più si sentiva ignorante.
L'infinito era così vasto che non sarebbe mai arrivato all'agognata conoscenza totale.
Qualche giorno dopo, sempre meditando nella sua gita mattutina, gli apparve un altro grande albero, molto bello.
Sempre col pensiero gli chiese: "e tu come ti chiami?" dopo un silenzio l'albero rispose sorridendo con comprensione "sono l'albero della vita, se vuoi vivere sereno e felice mangia dei miei frutti e non ti tormenteranno più i tuoi dubbi, a volte l'ignoranza fa vivere più felici e fa godere al tempo presente di tutto ciò che la natura ti offre".
L'uomo apparve convinto e mangiò per parecchi giorni i saporiti frutti.
Effettivamente si sentiva sereno, quasi immerso in una dolce innocenza scopriva man mano che quella era la vera vita e che comunque il desiderio di conoscenza aveva un limite nella sua mente ed oltre non sarebbe potuto andare.
Così si crogiolò per molto tempo nelle infinite bellezze della natura.
La vita umana però non è statica è sempre in cerca di cambiamenti e così l'uomo ritornò ad avere nostalgia del tempo passato, a cercare nuovamente di conoscere sempre di più l'universo, verso un cammino lungo e infinito che non sapeva dove l'avrebbe portato ma che inesorabilmente lo attirava.
Guardò l'orizzonte nelle sue luci sfavillanti che cambiavano mille colori e vi si perse in mille pensieri.
verdefronda
Un brano intenso, e molto significativo, anche molto vicino ai pensieri della mente umana.
RispondiEliminaBuon fine settimana Giorgio
Che parabola saggia! Adoro la musica sul tuo blog.
RispondiEliminaForse la serenità vera è nel mezzo. Chissà.
RispondiEliminaOttima storia, grazie Giorgio e buon fine settimana.
Molto bella,buon fine settimana!
RispondiEliminaVorrei potermi trovare davanti ad entrambi i poderosi alberi...hai ragione Giorgio, non si è mai appagati del tutto, ma propendo decisamente per l'albero della "vita serena"!
RispondiEliminaUn caro saluto Susanna
Grazie agli amici per il loro gradito commento
RispondiEliminaCiao Giorgio,
RispondiEliminal’idea che la ricerca della conoscenza possa essere preziosa, ma puo anche portare a una percezione schiacciante
della vastita del mondo. D’altra parte, l’ignoranza puo offrire una forma di felicita
nel presente senza preoccuparsi troppo. Ho adorato questa leggenda, penso che sia meglio
ignorare alcune cose, jeje
Saluti.
Grazie Hada per le tue bellissime parole
EliminaUn caro saluto
Una storia meravigliosa con un significato profondo, grazie mille))
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